Il tornado è una particolare idrometeora, caratterizzata da un moto vorticoso e violento dell’aria, che discende dalla base di un cumulonembo ben sviluppato. Il movimento rotatorio forma un tipico imbuto (o cono) con la base in alto; nell’interno del vortice vi è una depressione, talvolta anche notevole.
La forza di un tornado è calcolata in base ai danni che arreca, secondo la scala Fujita:
scala F0: vento minore di 120 Km/h; danni leggeri. Alcuni danni ai comignoli; rami degli alberi spezzati; sradicamento di alberi con radici poco profonde; insegne danneggiate.
Scala F1: vento fino a 180 Km/h; danni moderati. Scoperchiamento di alcune case; prefabbricati spostati o rovesciati; automobili in movimento spazzate via dalle strade.
Scala F2: vento fino a 250 Km/h; danni considerevoli. Scoperchiamento delle case; prefabbricati demoliti; vagoni rovesciati; grandi alberi spezzati o sradicati; missili luce-oggetto generate; vetture sollevate da terra.
Scala F3: vento fino a 330 Km/h; danni gravi. Tetti e alcuni muri di case ben costruite abbattuti; treni rovesciati; maggior parte degli alberi sradicati, automobili pesanti sollevate da terra e scaraventate in lontananza.
Scala F4: vento fino a 416 km/h; danni devastanti. Case ben costruite rase al suolo; strutture con fondamenta deboli scaraventate in lontananza; automobili scaraventate in lontananza come missili.
Scala F5: vento fino a 508 Km/h; danni incredibili. Case ben costruite spazzate via; automobili trasportate dal vento anche a 100 metri di altezza; alberi sradicati; fenomeni incredibili.
Il Tornado è l’effetto di una dissipazione di energia tramite turbolenza ad opera dell’attrito tra due flussi d’aria con densità differenti. Questa condizione si verifica a ridosso di imponenti cumulonembi cosiddetti rotanti: l’intensità del vento cambia con la quota e permette alla corrente ascendente calda di raggiungere altezze ragguardevoli fin dentro la stratosfera. La corrente ascendente calda dispone verticalmente l’asse della rotazione del vento indotta dai rotori, rafforzando una rotazione antioraria all’intera nube. Conseguenze importanti si osservano anche sulla corrente discendente: questa infatti, di per sé molto fredda dato il punto d’innesco particolarmente elevato, durante la sua discesa assumerà una rotazione rientrante sotto la base della nube, diversamente da quanto avviene normalmente, andando così a contrastare il flusso caldo ascendente. La maggiore dissipazione di energia sarà localizzabile lungo il fronte di avanzata del flusso freddo discendente a diretto contatto con quello caldo, creando quindi le condizioni favorevoli allo sviluppo di vortici. Un fattore incrementale è l’umidità, che comporta un ulteriore apporto di energia.
Le condizioni sinottiche più favorevoli sono descritte nella figura che mostra la situazione prevista sugli Stati Uniti al momento dell’evento:
Figura: distribuzione masse d’aria ed intensità attività temporalesca prevista alle 20utc (dati Ecmwf elaborati tenendo conto dell’indice d’instabilità K e della convergenza nei bassi strati); le isolinee indicano i tipi di masse d’aria nel seguente modo: verde – polare marittima; giallo – medie latitudini; arancione – subtropicale marittima; rossa – subtropicale continentale. Le icone indicano l’intensità delle aree temporalesche: blu deboli o moderate, nero forti e rosso molto fortiSettore Formazione – Fonte: Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare